Pietra de giorgi
Presentazione del libro:
“Più che giallo coloro can che scappa”
Domenica 18 novembre, alle ore 16, presso la Biblioteca “R. Moretti” di Pietra de’ Giorgi, in collaborazione con i lettori dell’Associazione A.Do.V., di Broni, si terrà un incontro con l’autore. Il protagonista sarà Vito Ozzola con il suo romanzo “Più che giallo coloro can che scappa”, edito da Eumeswil. Vito Ozzola è uno dei soci storici dell’Associazione Italiana di Ingegneria Economica e autore di diversi libri professionalmente rilevanti come “Decisioni introganti e finanza” del 2004 e “Divertimento sui temi di ricerca operativa” del 2007. Secondo la neuropsicologia alla base dell’abilità di fare matematica vi sono gli stessi meccanismi cerebrali preposti all’elaborazione del linguaggio. Non deve quindi stupire che Vito Ozzola sia un matematico ferrigno che si è dedicato a ricerche di matematica applicativa sia nell’area industriale, presso l’ENI di San Donato Milanese, sia sul versante accademico, come docente a contratto di Ricerca operativa presso l’Università di Milano. Negli anni sessanta è stato un precursore della Computer music in Italia. Ha all’attivo quattro saggi e una quarantina di pubblicazioni scientifiche. Si è cimentato nella narrativa con “La valigia di Avogadro” (Albatros Il Filo, 2010) e il presente “Più che giallo color can che scappa” 2012. “Chissà di che colore può essere un libro… un romanzo rosa, un “noir”, un “rosso sangue”. E mille altre tinte. Ma questa davvero non l’avevo mai sentita. E viene da chiedersi: di che colore è un
cane che fugge? A questa domanda, tante risposte. Quella giusta la scoprirà il lettore alla fine di
queste pagine. Se poi, strada facendo, si vorrà chiedere consiglio alla “Squadraccia” fate pure il 113. Chiedete del Commissario Montalberti e del suo “braccio destro”. Un certo Bert. Ma se non rispondono loro, riattaccate. Subito. Provate dopo. Questo libro è così: imprevedibile, capace di far ridere, capace di far pensare. Capace di essere proprio un bel libro. E se scoprite l’assassino prima di arrivare alla fine, parlatene con il maggiordomo. Lui ci tiene, viste le amicizie che ha. Il piacere della lettura oggi passa anche attraverso Vito Ozzola. La sua ironia democraticamente anarchica è tagliente, bella ed eloquente, come un quadro di Mirò o come una scritta del metrò. Da leggere, da inciamparci, da gustare.